La celiachia è tra le intolleranze alimentari più diffuse a livello globale, con un’incidenza maggiore in Europa, laddove l’1% della popolazione adulta ne soffre. Ma di cosa parliamo? La celiachia è l’intolleranza al glutine, un complesso di sostanze azotate presente all’interno degli alimenti farinacei.
Questa condizione interessa qualunque e insorge quando l’organismo reagisce in maniera molto fortealla gliadina, una proteina che si forma dall’incontro di acqua e alcuni tipi di farine. L’infiammazione colpisce i villi intestinali, a livello dei quali viene a mancare il naturale assorbimento delle sostanze nutritive.
Quali sono i sintomi dell’intolleranza al glutine?
I fattori primari che favoriscono la celiachia sono genetica, ereditarietà e ambiente.La patologia è caratterizzata da:
• Perdita di peso;
• Gonfiore addominale;
• Vomito;
• Diarrea o costipazione;
• Feci biancastre, maleodoranti e grasse.
• Irritabilità.
Convivere con la celiachia
Non esiste una cura per questa patologia, alla quale bisogna prestare particolare attenzione soprattutto se insorge in tenera età. In tal caso infatti potrebbe portare a problemi nello sviluppo fisico, a debolezza e ad un ritardo della pubertà. Il modo per convivere con la celiachia è interamente legato all’alimentazione che dovrà essere seguita scrupolosamente per tutta la vita. Nello specifico i celiaci dovranno provvedere all’eliminazione di tutti gli alimenti tossici per il proprio corpo, dunque i cibi contenenti glutine (farro, orzo, avena, segale, cereali, pane e prodotti da forno dolci e salati, crackers, merendine, biscotti, yogurt al malto, birre e bevande a base di malto e avena, ecc…). Una volta fatto questo, il soggetto non avvertirà più la sintomatologia correlata all’intolleranza.